
Accordo di sicurezza sociale Italia – Giappone: le istruzioni dell’Inps
Dal 1° aprile 2024 è entrato in vigore l’Accordo di sicurezza sociale tra Italia e Giappone, volto a evitare la doppia contribuzione per i lavoratori distaccati. In questo articolo, ti guideremo attraverso le istruzioni dell’Inps per richiedere il certificato di copertura contributiva, necessario per dimostrare l’esonero dalla legislazione previdenziale dell’altro Paese. Scoprirai come gestire correttamente i distacchi, le proroghe e le particolarità relative ai lavoratori italiani e giapponesi interessati dall’Accordo, così da tutelare i tuoi diritti e adempiere ai tuoi obblighi operativi.
Accordo di sicurezza sociale Italia – Giappone
Dal 1° aprile 2024 è entrato in vigore l’Accordo di sicurezza sociale tra Italia e Giappone, un importante strumento bilaterale finalizzato a semplificare la gestione previdenziale per i lavoratori distaccati tra i due Paesi. Questo accordo mira a evitare la doppia contribuzione previdenziale, garantendo che i dipendenti inviati temporaneamente in uno degli Stati coinvolti siano coperti solamente dal sistema pensionistico del Paese di origine, a condizione che la durata del distacco non superi i cinque anni.
L’Accordo è corredato da un Accordo amministrativo, sottoscritto lo scorso 30 agosto 2023, e dalle istruzioni operative pubblicate nella Circolare Inps n. 52 del 27 marzo 2024, che definiscono procedure chiare per richiedere il certificato di copertura contributiva, fondamentale per dimostrare l’esenzione dalla legislazione previdenziale dello Stato ospitante.
Obiettivi dell’Accordo
L’Accordo di sicurezza sociale Italia – Giappone si prefigge principalmente di risolvere il problema della doppia contribuzione previdenziale che si verifica quando un lavoratore è soggetto contemporaneamente ai sistemi pensionistici di entrambi i Paesi. Questo genere di doppia imposizione può comportare difficoltà non solo amministrative, ma anche economiche per te come lavoratore o per la tua azienda.
Inoltre, l’Accordo intende favorire la mobilità internazionale di lavoratori e imprese, offrendo certezze normative e agevolazioni contributive che rendono più semplice e conveniente gestire il distacco temporaneo tra Italia e Giappone. Attraverso questo accordo, viene anche promossa la cooperazione tra le autorità competenti dei due Paesi per garantire il corretto applicarsi delle normative.
Vantaggi per i lavoratori
Per te che sei un lavoratore distaccato tra Italia e Giappone, questo Accordo ti permette di mantenere la copertura previdenziale nel Paese di origine senza dover versare contributi in entrambi gli Stati, riducendo così il carico contributivo complessivo durante il periodo di distacco, che può durare fino a cinque anni. Inoltre, in caso di proroga del distacco fino a un massimo di dieci anni, è possibile richiedere un’autorizzazione speciale, garantendo continuità e protezione previdenziale.
Un ulteriore vantaggio riguarda la semplificazione delle procedure burocratiche: grazie al certificato di copertura contributiva, che il tuo datore di lavoro o le autorità competenti possono richiedere, avrai una prova ufficiale della tua esenzione dall’obbligo contributivo nel Paese ospitante. Questo strumento ti tutela e assicura maggiore trasparenza nei rapporti con le istituzioni previdenziali.
Inoltre, se dovessi stipulare un secondo contratto di lavoro locale presso l’azienda ospitante, l’Accordo prevede la possibilità di estendere l’esonero contributivo anche a questo contratto, evitando così ulteriori doppie imposizioni, a condizione che tutte le richieste siano presentate correttamente e nei termini previsti.
Istruzioni per il distacco
Dal 1° aprile 2024, l’Accordo di sicurezza sociale tra Italia e Giappone introduce importanti novità per i lavoratori distaccati, volte a evitare la doppia contribuzione. L’Inps ha pubblicato la Circolare n. 52 del 27 marzo 2024, che definisce chiaramente l’ambito di applicazione dell’Accordo e le modalità operative da seguire per gestire correttamente le richieste di distacco. È fondamentale che tu conosca e segua queste indicazioni per assicurarti che la copertura previdenziale del lavoratore sia regolamentata unicamente nel Paese di provenienza, a condizione che il distacco non superi i 5 anni.
Nel caso in cui il periodo di distacco venga prorogato, ricorda che occorre un’autorizzazione ufficiale da entrambe le autorità competenti dei due Stati e che la durata complessiva non può oltrepassare i 10 anni. La corretta gestione del distacco con riferimento all’Accordo ti permetterà di evitare duplicazioni contributive e garantire una gestione trasparente e conforme ai nuovi obblighi normativi.
Certificato di copertura contributiva
Il certificato di copertura contributiva rappresenta il documento ufficiale che attesta l’esonero del lavoratore dalla legislazione previdenziale del Paese ospitante. Per i lavoratori italiani distaccati in Giappone, questo certificato è rilasciato dall’Inps, mentre per i lavoratori giapponesi distaccati in Italia, è fornito dalle autorità giapponesi. Tu dovrai richiedere e conservare questo certificato, poiché costituisce la prova formale dell’esclusività del sistema pensionistico del Paese di origine durante il distacco.
La Circolare Inps indica che la richiesta deve essere fatta tempestivamente e che il certificato, una volta ottenuto, deve essere inviato all’organismo di collegamento del Paese ospitante. Questo passaggio è indispensabile per assicurare la corretta applicazione delle normative e per evitare sovrapposizioni contributive durante il periodo di distacco.
Procedura per i datori di lavoro
Se la tua azienda distacca lavoratori italiani in Giappone, dovrai utilizzare il modello “IT/JPN 101” per richiedere il certificato di copertura contributiva all’Inps. È importante inviare una copia del certificato all’organismo di collegamento giapponese, in modo da formalizzare l’esonero dalla contribuzione locale. La procedura richiede puntualità e una corretta compilazione dei moduli per evitare ritardi o complicazioni nelle pratiche amministrative.
Nel caso tu intenda prorogare il distacco oltre i 5 anni, dovrai inoltrare una specifica richiesta al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ottenendo così l’autorizzazione necessaria per mantenere la legislazione italiana anche per un periodo massimo complessivo di 10 anni. Attenersi scrupolosamente a questa procedura ti consentirà di gestire il distacco in modo conforme e senza rischi di doppia contribuzione.
Per maggiori informazioni sulla procedura per i datori di lavoro, è consigliabile consultare direttamente la Circolare Inps n. 52 del 27 marzo 2024, che offre dettagli operativi aggiornati e chiarimenti sulla modulistica, i tempi e i soggetti competenti coinvolti nella gestione delle richieste di certificazione contributiva. Mantenere un dialogo attivo con le autorità previdenziali ti aiuterà a gestire efficacemente ogni fase del distacco.
Lavoratori italiani in Giappone
Se sei un lavoratore italiano distaccato in Giappone, è importante sapere che, dal 1° aprile 2024, sei coperto esclusivamente dal sistema pensionistico italiano, a condizione che il tuo periodo di distacco non superi i 5 anni. Questo significa che durante il tuo distacco, non sarai soggetto alla contribuzione previdenziale giapponese, evitando così la doppia imposizione contributiva. Tale normativa offre una tutela chiara e ti consente di mantenere la continuità contributiva nel Paese di provenienza, facilitando la gestione del tuo rapporto previdenziale.
Il distacco in Giappone comporta alcune procedure specifiche previste dall’Accordo di sicurezza sociale tra Italia e Giappone. Come lavoratore, dovrai collaborare con il tuo datore di lavoro per assicurarti che tutte le formalità siano correttamente assolvete, in particolare per quanto riguarda la documentazione necessaria da presentare alle autorità competenti. Avere ben chiari questi aspetti ti aiuterà a evitare eventuali disguidi o ritardi nella gestione della tua posizione previdenziale durante il distacco.
Richiesta del certificato
Per ottenere il certificato di copertura contributiva, il tuo datore di lavoro dovrà presentare la richiesta all’INPS utilizzando il modello “IT/JPN 101”. Questo documento è fondamentale perché attesta che sei esente dall’obbligo di contribuzione al sistema pensionistico giapponese durante il periodo di distacco. Assicurati che il certificato, una volta rilasciato, venga inviato anche all’organismo di collegamento giapponese, così da rendere ufficiale la tua posizione contributiva e prevenire eventuali contestazioni.
Il certificato non solo tutela la tua posizione previdenziale, ma è anche un requisito indispensabile per attivare i benefici dell’Accordo di sicurezza sociale. Come lavoratore, è importante che tu rimanga aggiornato sullo stato della richiesta e collabori con il tuo datore di lavoro per fornire tutta la documentazione richiesta in modo tempestivo, garantendo così il corretto adempimento di tutti gli obblighi formali.
Proroghe del distacco
Nel caso in cui tu debba prolungare il distacco oltre i 5 anni iniziali, è possibile farlo tramite un’autorizzazione congiunta delle autorità competenti di Italia e Giappone. Per richiedere il mantenimento della legislazione italiana, la domanda deve essere presentata al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. È importante ricordare che la durata complessiva del distacco non potrà comunque superare i 10 anni, inclusi eventuali rinnovi.
Questa possibilità di proroga ti offre quindi una maggiore flessibilità, ma è essenziale chiudere ogni pratica autorizzativa in modo corretto e tempestivo. Il mancato rispetto delle procedure o dei limiti temporali potrebbe comportare l’applicazione del sistema previdenziale giapponese e, conseguentemente, la doppia contribuzione che l’Accordo mira ad evitare.
Ricorda che la proroga del distacco implica un iter burocratico da seguire attentamente: la tua collaborazione con il datore di lavoro e con le autorità italiane sarà cruciale per il successo della procedura. Inoltre, mantenere aggiornate le autorità giapponesi sull’ok ricevuto garantirà la corretta applicazione del regime contributivo e ti permetterà di continuare a beneficiare delle esenzioni previste dall’Accordo senza interruzioni.
Lavoratori giapponesi in Italia
Se sei un lavoratore giapponese temporaneamente distaccato in Italia, è importante sapere che il sistema previdenziale giapponese rimane il riferimento principale per la copertura contributiva, grazie all’Accordo di sicurezza sociale tra Italia e Giappone entrato in vigore il 1° aprile 2024. Questo Accordo elimina la doppia contribuzione, garantendo che tu sia coperto esclusivamente dal sistema pensionistico del Paese di provenienza, a condizione che il tuo periodo di distacco non superi i 5 anni.
Per approfondire le procedure e conoscere tutte le novità normative, puoi consultare le istruzioni per la presentazione della domanda di pensione messe a disposizione ufficialmente. È fondamentale seguire attentamente le indicazioni per assicurarti una corretta gestione dei tuoi diritti previdenziali durante il soggiorno lavorativo in Italia.
Procedura di rilascio del certificato
Per garantire la copertura previdenziale esclusiva nel Paese di origine, le autorità competenti giapponesi si occupano del rilascio del certificato di copertura contributiva. Questo documento certifica che sei esente dall’obbligo di contribuzione al sistema previdenziale italiano durante il periodo di distacco in Italia.
La richiesta del certificato deve essere effettuata dalle autorità giapponesi, che poi lo rilasciano direttamente a te o al tuo datore di lavoro italiano. Questo passo è imprescindibile per assicurare la corretta applicazione dell’Accordo e prevenire eventuali doppi adempimenti previdenziali da parte tua e del tuo datore di lavoro.
Presentazione al datore di lavoro
Una volta ottenuto il certificato di copertura contributiva, sarà tua responsabilità presentare tale documento al tuo datore di lavoro italiano. Questo passaggio è necessario affinché l’azienda possa dimostrare alle autorità previdenziali italiane che il tuo rapporto di lavoro rientra nell’Accordo e che pertanto sei esente dall’applicazione obbligatoria della legislazione previdenziale italiana.
In caso di necessità, potresti dover fornire il certificato anche alle autorità italiane competenti per completare la tua posizione contributiva in modo conforme. Mantenere una comunicazione chiara e tempestiva con il tuo datore di lavoro faciliterà questo processo e ti aiuterà a evitare problemi amministrativi.
Ricorda che il corretto adempimento nella presentazione del certificato è cruciale per il riconoscimento dell’esonero contributivo e per evitare eventuali oneri previdenziali duplicati che potrebbero gravare sul tuo rapporto di lavoro in Italia.
Gestione dei contratti multipli
Se sei un lavoratore distaccato in uno dei due Paesi – Italia o Giappone – e stipuli un secondo contratto di lavoro locale presso l’azienda distaccataria, l’Accordo di sicurezza sociale ti offre la possibilità di richiedere un’esenzione dall’applicazione della legislazione dello Stato in cui svolgi la tua attività lavorativa per questo secondo rapporto. Ciò significa che potrai essere coperto esclusivamente dal sistema previdenziale del Paese di provenienza anche per questo secondo contratto, evitando così la doppia contribuzione.
Tieni presente, però, che il periodo di esonero non può superare la durata indicata nel certificato di copertura contributiva. Questo certificato costituisce la prova ufficiale che sei esente dall’obbligo contributivo nel secondo Paese e deve essere richiesto seguendo le procedure indicate nell’Accordo e nella relativa circolare Inps.
Esonero dalla legislazione locale
Per usufruire dell’esonero, è necessario presentare una specifica richiesta che consenta di mantenere la copertura previdenziale nel Paese di origine anche per il secondo contratto locale. La possibilità di esonero riguarda solo le forme assicurative previste dall’Accordo e ti permette di evitare la duplicazione dei contributi previdenziali nei due Paesi. Ricorda che la richiesta deve essere valutata e accettata dalle autorità competenti.
In attesa dell’approvazione di questa richiesta, potresti essere tenuto a versare i contributi secondo la legislazione del Paese ospitante. Solo una volta ottenuto l’esonero potrai richiedere il rimborso dei contributi eventualmente già versati in eccesso.
Obblighi contributivi
Fino all’accettazione della richiesta di esonero, sei tenuto a rispettare gli obblighi contributivi nel Paese ospitante, il che significa che l’azienda italiana dovrà versare i contributi secondo la normativa italiana anche per il secondo contratto locale.
Questo passaggio è fondamentale per garantire la continuità della copertura previdenziale e assicurativa durante il periodo di verifica. Dopo l’approvazione formale, potrai richiedere all’Inps il rimborso dei contributi versati in eccesso, evitando così oneri economici doppi per sé e per il datore di lavoro.
È importante che tu segua attentamente le indicazioni fornite dall’Inps e presenti tempestivamente tutte le domande necessarie per l’esonero e la copertura contributiva. Solo così potrai gestire correttamente la doppia posizione contrattuale senza incorrere in problemi di contribuzione previdenziale o sanzioni amministrative.
Periodo transitorio
Il periodo transitorio è un elemento fondamentale da considerare nel contesto dell’applicazione dell’Accordo di sicurezza sociale tra Italia e Giappone. L’esonero contributivo previsto dall’Accordo non ha effetto retroattivo e può essere concesso solo a partire dal 1° aprile 2024. Tuttavia, per poter beneficiare di questo esonero dal versamento dei contributi nei due sistemi previdenziali, devi aver presentato la domanda di distacco entro il periodo transitorio stabilito.
Questo periodo ha una durata complessiva di sette mesi, a partire dalla data di entrata in vigore dell’Accordo. In particolare, puoi presentare la domanda dal 1° aprile 2024 fino al 31 ottobre 2024 (sei mesi) più un’ulteriore finestra di un mese, fino al 30 novembre 2024. Se presenti la richiesta dopo questo termine, l’esonero contributivo sarà riconosciuto solo a partire dalla data di presentazione della domanda stessa.
Scadenze per le domande
Devi prestare particolare attenzione alle scadenze indicate perché solo entro il 30 novembre 2024 potrai beneficiare del periodo transitorio per la presentazione delle domande di distacco e ottenere il relativo esonero contributivo a partire dal 1° aprile 2024. Se superi tale termine, la tua richiesta sarà comunque valida, ma l’esonero decorirà dalla data di presentazione e non potrà essere applicato retroattivamente.
Ti consigliamo quindi di preparare e inviare tempestivamente la domanda, in modo da sfruttare in pieno le condizioni favorevoli dell’Accordo e evitare di dover sostenere una doppia contribuzione per periodi già trascorsi.
Esonero contributivo
L’esonero contributivo rappresenta una delle principali novità introdotte dall’Accordo tra Italia e Giappone. Ti consente di essere esonerato dall’obbligo di versare i contributi previdenziali in uno dei due Paesi durante il periodo del distacco, nel rispetto dei termini indicati dal certificato di copertura contributiva. Questo significa che, se lavori temporaneamente in Giappone o in Italia, potrai mantenere la copertura previdenziale nel tuo Paese di origine senza dover sostenere un doppio onere contributivo.
È importante sottolineare che l’esonero potrà essere richiesto anche nel caso in cui tu abbia stipulato un secondo contratto locale nel Paese di distacco, sebbene limitatamente alle forme assicurative previste e sempre entro i limiti temporali stabiliti dal certificato. Durante l’attesa dell’accoglimento della domanda di esonero, il datore di lavoro italiano deve comunque versare i contributi previsti dalla legislazione nazionale, ma successivamente potrai richiedere il rimborso degli importi versati in eccesso.
Per usufruire dell’esonero contributivo, devi presentare la richiesta seguendo le istruzioni operative contenute nella Circolare Inps n. 52 del 27 marzo 2024 e acquisire il certificato di copertura contributiva tramite i moduli specifici previsti dall’Accordo. Questo documento costituisce la prova ufficiale della tua esenzione e deve essere trasmesso alle autorità competenti di entrambi i Paesi coinvolti.
Conclusioni sull’Accordo di sicurezza sociale Italia – Giappone: le istruzioni dell’Inps
L’entrata in vigore dell’Accordo di sicurezza sociale tra Italia e Giappone rappresenta un’importante novità per chi, come te, è coinvolto in distacchi lavorativi tra i due Paesi. Grazie alle precise indicazioni fornite dalla Circolare Inps n. 52 del 27 marzo 2024, puoi ora gestire con maggiore chiarezza e sicurezza le procedure per la richiesta del certificato di copertura contributiva, essenziale per evitare doppie contribuzioni previdenziali durante il periodo di distacco. È fondamentale rispettare i limiti temporali previsti e, nel caso tu debba prolungare il distacco, seguire le modalità di autorizzazione previste dalle autorità competenti di entrambe le nazioni.
Inoltre, se stipuli un secondo contratto locale durante il tuo distacco, l’Accordo ti offre la possibilità di richiedere l’esonero dall’applicazione della legislazione contributiva dello Stato ospitante, sempre nel rispetto delle condizioni stabilite. Ricorda infine che l’esonero ha efficacia solo dal 1° aprile 2024 e necessita di una domanda presentata entro il periodo transitorio, per garantirti un’efficace tutela previdenziale e una gestione trasparente delle contribuzioni. Seguendo attentamente queste istruzioni, potrai beneficiare pienamente dei vantaggi offerti dall’Accordo e svolgere la tua attività lavorativa all’estero con la serenità necessaria.