Credito d’imposta, il nuovo ammortamento della Legge di Bilancio 2020

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Dal 1° gennaio 2020, in concomitanza con la nuova Legge di Bilancio, è entrato in vigore il pacchetto agevolazioni ed incentivi 2020 riservati alle imprese del settore industriale. Una novità importante riguarda la sostituzione del superammortamento ed iperammortamento con un nuovo credito d’imposta. Vediamo insieme di cosa si tratta!

L’iperammortamento era un’importante agevolazione indirizzata alle industrie che investivano pesantemente nei comparti 4.0, tecnologie per l’agricoltura di precisione e per l’abbattimento di consumi energetici. La misura prevedeva la possibilità di beneficiare di un bonus ammortamento della spesa effettuata nel corso degli anni. L’importo speso veniva restituito da un minimo del 50% a un massimo del 150%.

Il superammortamento invece prevedeva che le spese per l’innovazione venissero ammortizzate per un valore più alto (maggiorato del 40% solitamente) di quanto speso.

Con il nuovo credito d’imposta, è prevista una percentuale diversa in base alla tipologia di investimenti:

  • 40% o 20% del costo, in base all’importo dell’investimento, per i beni relativi all’Industria 4.0;
  • 15% del costo, per gli investimenti in servizi e software digitali;
  • 6% per gli investimenti in beni diversi dai precedenti.

Se i beni sono stati acquistati nel 2020, ma ordinati nel 2019 e già pagati minimo al 20%, non rientreranno nella nuova normativa.

Nel primo caso, il credito d’imposta al 40% varrà per gli investimenti fino a 2,5 milioni, mentre quello al 20% per un valore compreso tra 2,5 e 10 milioni di euro. Questo incentivo è utilizzabile solo dalle imprese e non da professionisti, come per l’iperammortamento.

Nel secondo caso, il credito di imposta al 15% è previsto per costi di acquisizione di massimo 700.000 euro. La differenza sostanziale rispetto al precedente provvedimento riguarda l’agevolazione anche per investimenti in beni non materiali (esempio, cloud computing).

Infine, il terzo tipo di credito d’imposta sostituisce il superammortamento ed è fruibile da tutte le imprese e da coloro che esercitano arti e professioni. Sono esclusi dall’incentivo: mezzi di trasporto, beni a tariffa nei principali settori (energia, acqua, trasporti, infrastrutture, telecomunicazioni) e beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti in concessione.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]