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Credito d’Imposta per gli Investimenti nelle Zone Economiche Speciali – ZES Sicilia

Con la Legge di Bilancio è stato prorogato il Credito d’Imposta per gli Investimenti nelle Zone Economiche Speciali. La Sicilia è inclusa fra le Zes, pertanto, le aziende che vogliano adoperarsi nel mettere in atto progetti di sviluppo avranno tempo entro non oltre il 31 Dicembre 2023.

CHI PUÒ BENEFICIARE DELL’AGEVOLAZIONE?

Potranno beneficiare dell’agevolazione:

  • Le imprese che alla data di presentazione dell’istanza risultino già costituite e regolarmente iscritte al registro delle imprese;
  • Le imprese che non si trovino in fase di liquidazione o scioglimento;
  • Le imprese che svolgono la propria attività all’interno delle Zes, purché disposte a mantenerla tale per almeno sette anni dal completamento  dell’investimento oggetto dell’agevolazione;
  • Le imprese con Unità Locale all’interno della Zes;

IN COSA CONSISTE L’AGEVOLAZIONE?

Il credito d’imposta ZES consiste in un contributo calcolato su progetto d’investimento.

Per ciascun progetto d’investimento il limite massimo è di 50 milioni di euro per investimenti realizzati entro il 31 Maggio2021 e 100 milioni di euro per investimenti realizzati a partire dal 1 Giugno 2021.

L’agevolazione verterà su acquisti di beni strumentali avvenuti a partire dalla data del Dpcm istitutivo della ZES e su acquisti di immobili strumentali avvenuti dal 1 Giugno 2021 al 31 Dicembre 2023.

Le percentuali di credito variano in base alle dimensioni aziendali:

  • 45% PMI
  • 35% Medie Imprese
  • 25% Grandi Imprese

Il calcolo al costo totale non è più considerato al netto degli ammortamenti fiscali dedotti, ma al lordo.

Il credito ZES è cumulabile con aiuti de minimis ad oggetto i medesimi costi ammessi a beneficio nei limiti dell’importo e dell’intensità di aiuto più elevati consentiti dalle pertinenti discipline comunitarie di riferimento.

Ammesso il cumulo CREDITO D’IMPOSTA SUD, ZES e SISMA con misure generali come il superammortamento, iper-ammortamento e con CREDITO IMPOSTA INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI 4.0 O ORDINARI nei limiti del costo sostenuto.

QUALI INTERVENTI RIENTRANO NELL’AGEVOLAZIONE?

L’agevolazione può riguardare acquisti di macchinari, attrezzature, impianti strumentali nuovi.

Sono agevolabili anche gli immobili strumentali, a decorrere dal 1° giugno 2021. Tali investimenti possono rientrare in un progetto di investimento iniziale: la creazione di un nuovo stabilimento, l’ampliamento della capacità produttiva, la diversificazione della produzione, un cambiamento fondamentale del processo produttivo.

QUALI INTERVENTI SONO ESCLUSI DAL BENEFICIO?

L’agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e distribuzione di energia e infrastrutture energetiche, ai settori creditizio, finanziario e assicurativo, oltre che a coloro che operano nei settori dell’agricoltura e della pesca e acquacoltura.

 

 

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