Sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro

Decreto PNRR: Disposizioni in materia di Sicurezza sul Lavoro

Nel contesto delle azioni necessarie per implementare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Consiglio dei Ministri ha recentemente dato il via libera a uno schema di decreto-legge composto da 49 articoli. Questo decreto contiene disposizioni urgenti che riguardano vari aspetti cruciali.

Principali finalità del Decreto

  1. Gestione dei progetti finanziati attraverso il PNRR e il Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari (PNC);
  2. Accelerazione e semplificazione delle procedure per attuare le misure previste.

Le disposizioni normative coprono diverse aree tematiche, tra cui la regolarità e la sicurezza nei rapporti di lavoro.

 

Focus del Decreto

È evidente l’importanza delle misure sanzionatorie nella sfera della salute e sicurezza sul lavoro, specialmente alla luce degli eventi recenti. Nonostante l’esistenza di un quadro normativo esaustivo e aggiornato sulla materia, le violazioni rilevate dagli organi di vigilanza ispettiva restano ancora troppe.

Pertanto, l’uso di sanzioni è considerato il deterrente più efficace per garantire il rispetto delle normative sul lavoro e sulla sicurezza.

 

Casi in cui si ricorre allo strumento sanzionatorio

  1. Occupazione irregolare: sono state aumentate le sanzioni per il lavoro irregolare dal 20% al 30%, segnalando un inasprimento nei confronti di questa pratica che aumenta i rischi sul lavoro;
  2. Somministrazione di lavoro: il Decreto esclude la depenalizzazione per l’esercizio non autorizzato di questa attività e prevedendo maggiorazioni sanzionatorie per le recidive;
  3. Somministrazione fraudolenta: tale abrogazione è stata abrogata all’interno dell’ambito più generale delle irregolarità in materia di somministrazione del lavoro, dunque non si aggiungono in questo caso ulteriori specifiche.

 

Approfondimenti

Altre disposizioni del Decreto riguardano le prestazioni agricole occasionali, imponendo sanzioni per l’impiego di lavoratori al di fuori delle categorie previste dalla legge e stabilendo che, in caso di violazione, l’azienda agricola non può beneficiare della procedura di diffida.

Inoltre, viene enfatizzata l’importanza della corretta autocertificazione da parte dei lavoratori per evitare sanzioni per l’azienda agricola in caso di inadempienza dovuta a informazioni incomplete o non veritiere fornite dai lavoratori stessi.

 

 

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