welfare aziendale

Ridurre il carico fiscale: i piani di Welfare

Negli ultimi anni si è assistito a un forte sviluppo dei piani di welfare aziendali messi a disposizione dall’azienda ai propri dipendenti o ai familiari di questi ultimi.

Con un piano di welfare aziendale l’azienda concede somme, opere, servizi che, usufruendo di una defiscalizzazione, consentono da un lato di aumentare il potere di acquisto dei dipendenti e dall’altro di ridurre la pressione fiscale dell’azienda.

Il welfare aziendale, pertanto, consente di dare un beneficio ai dipendenti senza l’onere di pagare tasse e contributi e favorendo l’azienda con una diminuzione del costo del lavoro rispetto all’erogazione di aumenti retributivi e/o una tantum.

Rientrano nei beni o servizi di Welfare Aziendale quelli relativi all’educazione e l’istruzione anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi, nonché per la frequenza di ludoteche e di centri estivi e invernali e per borse di studio a favore dei medesimi familiari, assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti, corsi di lingua, ecc.

Ma c’è spazio anche per servizi relativi all’assistenza sociale, sanitaria, assicurativa, tempo libero e molto altro.

Fringe benefit: una strategia per ridurre il cuneo fiscale

Avente presente il pacco natalizio? Un grande classico per numerose aziende. Proprio questo rientra nell’ambito di applicazione delle disposizioni contenute nell’art. 51, c. 3 del Tuir e, quindi, in regime di non imponibilità. Tuttavia, se il valore del benefit supera il limite di €258,23 concorrerà alla formazione di reddito di lavoro dipendente.

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