Sostegno autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per le PMI

Sostegno autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per le PMI

Sostegno autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per le PMI. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha lanciato una nuova misura a sostegno delle PMI italiane che investono nella produzione autonoma di energia elettrica da fonti rinnovabili. Si tratta del contributo a fondo perduto previsto nell’ambito dell’Investimento 16 del PNRR, con una dotazione complessiva pari a 320 milioni di euro.

Finalità dell’agevolazione

L’obiettivo è promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici o mini-eolici destinati all’autoconsumo immediato. È incluso anche l’investimento in sistemi di accumulo “dietro il contatore”, ovvero per l’autoconsumo differito. In questo modo, le PMI potranno ridurre la dipendenza energetica, migliorare la sostenibilità e ottimizzare i costi.

Chi può partecipare?

Possono accedere tutte le piccole e medie imprese italiane, ad esclusione di quelle che operano:

  • nel settore carbonifero;

  • nella produzione primaria di prodotti agricoli;

  • nella pesca e acquacoltura.

Inoltre, è necessario che l’attività sia conforme al principio DNSH (Do No Significant Harm), come previsto dal Regolamento (UE) 2021/241.

Risorse disponibili

La dotazione complessiva ammonta a 320 milioni di euro, così suddivisi:

  • 40% riservato alle Regioni ZES;

  • 40% riservato alle micro e piccole imprese.

Le somme non utilizzate dalle riserve saranno riallocate sugli altri soggetti beneficiari.

Entità del contributo

L’incentivo è concesso in conto capitale, secondo una procedura valutativa a graduatoria. Sono ammissibili i programmi di investimento con spese comprese tra 30.000 e 1.000.000 di euro.

Le percentuali massime di agevolazione sono:

  • 30% per le medie imprese;

  • 40% per le micro e piccole imprese;

  • 30% per la componente di accumulo/stoccaggio;

  • 50% per le spese relative alla diagnosi energetica ex-ante.

Per le attività di consulenza tecnica e progettazione (art. 7, comma 1, lett. d del decreto attuativo), l’agevolazione arriva fino al 50% delle spese ammissibili.

Importante: non è ammesso il doppio finanziamento. Lo stesso costo non può essere rimborsato due volte da fondi pubblici, anche se di diversa natura.

Come si accede

Le domande devono essere presentate esclusivamente online, tramite la piattaforma indicata nel decreto direttoriale, nel periodo compreso tra il 4 aprile e il 5 maggio 2025.

L’istruttoria si articola in due fasi:

  1. Verifica formale della documentazione e dei requisiti;

  2. Valutazione di merito con attribuzione di un punteggio.

Criteri di valutazione

La graduatoria si basa su criteri tecnici e strategici:

  • Capacità addizionale di produzione energetica da FER;

  • Incidenza dell’impianto fotovoltaico sul totale dell’investimento;

  • Sostenibilità economica del piano, calcolata sul rapporto tra MOL medio e investimento;

  • Certificazioni ambientali in possesso dell’impresa.

Erogazione del contributo

L’erogazione può avvenire in una o due soluzioni:

  • Anticipo dopo il raggiungimento di almeno il 20% dell’investimento (con fatture quietanzate);

  • Saldo entro 60 giorni dalla conclusione del programma.

Cumulo con altri incentivi

Il contributo non può essere cumulato con altri aiuti pubblici che ricadano sotto le regole UE in materia di aiuti di Stato.

Tuttavia, è compatibile con altri incentivi non qualificabili come aiuti di Stato, a condizione che il totale non superi il costo ammissibile.

 

Rimani aggiornato: seguici sui nostri canali social!

Facebook: Studio Commerciale Crispino

Instagram: Studio Crispino

LinkedIn: Studio commerciale Crispino