Superbonus 110 ricostruzione

Superbonus 110% esteso al 2026 nei territori colpiti dal sisma: novità, condizioni e comuni beneficiari

Proroga della detrazione per ricostruzione e messa in sicurezza post-stima

Il Decreto Legge n. 95/2025, pubblicato di recente, introduce una misura di particolare rilevanza per cittadini e imprese che operano nei territori colpiti dagli eventi sismici a partire dal 24 agosto 2016. È stata infatti estesa al 2026 la possibilità di beneficiare del Superbonus al 110%, limitatamente a specifici interventi di ricostruzione, efficientamento energetico e messa in sicurezza degli immobili danneggiati.

L’agevolazione è disciplinata dall’art. 4, comma 2 del DL n. 95/2025, che modifica l’art. 119 del Decreto Rilancio (DL n. 34/2020) con l’introduzione del comma 8-ter.1.

A chi spessa il Superbonus 110% nel 2026?

L’agevolazione fiscale piena è riservata esclusivamente a:

  • Interventi realizzati su immobili ubicati nei comuni delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza a seguito degli eventi sismici;

  • Spese sostenute nel corso dell’anno 2026;

  • Immobili per i quali sia stata presentata, a partire dal 30 marzo 2024, l’istanza di accesso al contributo per la ricostruzione, come previsto dal DL n. 39/2024.

Il beneficio si applica solo sulla parte di spesa eccedente il contributo per la ricostruzione, e a condizione che venga esercitata l’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta, in alternativa all’utilizzo diretto della detrazione.

Sconto in fattura e cessione del credito: deroga confermata per il 2026

Il decreto proroga anche la deroga al blocco dello sconto in fattura, estendendola alle spese sostenute nel 2026. Tale deroga è disciplinata dal comma 3 dell’articolo 4 del DL 95/2025, che modifica l’articolo 2, comma 3-ter.1, del DL n. 11/2023. Resta quindi possibile optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito anche il prossimo anno, senza le limitazioni introdotte per altri ambiti.

Massimale invariato, ma rimodulazione temporale

Il plafond complessivo per gli interventi agevolabili nei comuni del cratere sismico rimane fissato a 400 milioni di euro, dei quali 70 milioni destinati agli eventi sismici del 6 aprile 2009. Tuttavia, il decreto prevede una rimodulazione temporale, consentendo il completamento dei lavori e l’utilizzo delle agevolazioni fino al 31 dicembre 2026.

Elenco dei comuni beneficiari del Superbonus 110% nel 2026

I territori ammessi a beneficio rientrano nell’area definita come “cratere sismico”, istituita con il DL 189/2016 e successive ordinanze. Complessivamente, sono 140 i comuni ammessi alla proroga. Di seguito un estratto dei principali comuni per ciascuna regione:

Abruzzo

Tra i comuni principali: Teramo, Civitella del Tronto, Campotosto, Montereale, Isola del Gran Sasso, Pizzoli, Barete, Montorio al Vomano.

Lazio

Tra i beneficiari: Amatrice, Accumoli, Rieti, Leonessa, Antrodoco, Cittareale, Posta, Borgo Velino.

Marche

Numerosi i comuni coinvolti, tra cui: Ascoli Piceno, Camerino, Tolentino, San Severino Marche, Fabriano, Ussita, Arquata del Tronto, Montegallo, Pieve Torina, Sarnano, Fiastra, Visso.

Umbria

Comuni interessati: Norcia, Cascia, Preci, Spoleto, Cerreto di Spoleto, Sellano, Vallo di Nera, Monteleone di Spoleto.

Per l’elenco completo dei comuni ammessi si rimanda ai provvedimenti ufficiali, consultabili sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile.

La proroga al 2026 del Superbonus 110% per i territori colpiti dai terremoti rappresenta un segnale concreto di attenzione verso la ricostruzione e la rigenerazione del tessuto urbano, economico e sociale del Centro Italia. Si tratta di un’opportunità straordinaria per cittadini e imprese che intendono investire in sicurezza sismica, riqualificazione energetica e valorizzazione del patrimonio edilizio.

Studio Crispino resta a disposizione per un’analisi preliminare gratuita dei requisiti e per accompagnare i beneficiari nell’intero iter burocratico e tecnico, dalla progettazione alla fruizione dell’incentivo.